IL PICCOLO PRINCIPE

22.03.2017

Oggi voglio parlarvi di una lettura che ha forgiato, in parte, il mio modo di pensare e vedere la vita.

Si tratta di un piccolo libro, di una storia definita per bambini, ma con messaggi rivolti piuttosto agli adulti che hanno dimenticato cosa sia l'essere bambini. 

Lessi per la prima volta il libro in lingua francese e, nonostante la storia risultasse comunque chiara e piena di spunti di riflessione, ho inevitabilmente perso qualche dettaglio, recuperato poi in lingua italiana.

Ovviamente sto parlando de IL PICCOLO PRINCIPE di Antoine de Saint-Exupéry.

Credo che la trama possa essere trovata facilmente in molti siti web, non mi soffermerò quindi su di essa, ma sulla mia interpretazione della storia e dei numerosi simboli in essa contenuti.

RIFLESSIONI

Il piccolo principe può essere letto come un lungo dialogo, attraverso il quale l'autore tratta diversi argomenti, ciascuno importante e comune alla vita di tutti gli uomini. Temi come LA VITA, LA MORTE, L'AMORE, GLI ADDII, I VIAGGI, LE DIVERSITà DERIVANTI DALLE CREDENZE DEGLI UOMINI, LA FOLLIA DELL'UOMO, L'IMPORTANZA DELLE COSE SEMPLICI, L'INFANZIA ED IL TEMPO.

Il primo simbolo che apre il libro, e che riappare anche alla fine, è IL SERPENTE, che rappresenta la morte. Nel primo caso nel disegno del pilota, nel secondo caso per permettere al Piccolo Principe di tornare dalla sua rosa.

LA ROSA è, infatti, il secondo simbolo del libro e rappresenta l'amore, e come questo sia diverso dall'amore delle fiabe, perchè esso è fatto di difficoltà e incomprensioni, è basato sul tempo, perchè come il Piccolo Principe comprenderà una volta arrivato sulla Terra, è il tempo che ha dedicato alla sua rosa ad aver reso la sua rosa importante, è il tempo e le cure che lui ha donato alla sua rosa che hanno stabilito il legame che li unisce, un legame basato su di un sentimento sincero, non corrotto dal desiderio di possesso, capce di mostrare al Piccolo Principe un mondo migliore. Il Piccolo Principe, in ogni caso, capisce ciò grazie alla VOLPE, simbolo di libertà, un animale selvaggio, nonostante voglia essere "addomesticata". La volpe indica infatti chiaramente che c'è bisogno di tempo e di cure, senza compromettere la libertà di nessuno, senza essere macchiati dal desiderio di possesso, per diventare amici sinceri e fedeli. La volpe è quindi maestra e amica.

Tutta via, il legame tra il Piccolo Principe e la sua rosa, è messo in pericolo dal tempo e dalla morte (rappresentata dal vento che porta sul pianeta del Piccolo Principe i semi dei BAOBABS, i quali rappresentano il male nel mondo, il male dal quale il Piccolo Principe deve proteggere la sua rosa). A mettere in pericolo tale legame è però anche il comportamento vanitoso della rosa. Per questa ragione il protagonista chiede al pilota di disegnargli una pecora, affinchè questa possa mangiare i germogli dei baobabs, prima che questi crescano e distruggano il suo pianeta. La PECORA, però, senza fare distinzioni, mangerebbe sia i germogli che la rosa che il Piccolo Principe ha cresciuto, come a rappresentare la morte, che presto o tardi coglierà tutti.

Dopo un litigio con la sua rosa il Piccolo Principe decide di andarsere così da poter esplorare altri pianeti, e gli altri PIANETI rappresentano gli uomini, i quali schiavi delle proprie credenze non possono che vivere soli nei propri mondi, incapaci di comunicare con gli altri, di ammettere semplicemente che anche punti di vista differenti dai propri possono essere giusti, in questo modo l'autore vuole mostrarci come a volte le nostre credenze ci isolano dagli altri, portandoci alla solitudine, in un mondo che, altrimenti, potrebbe offrire milioni di possibilità, se solamente noi fossimo aperti al dialogo.

Alla fine il Piccolo Principe arriva slla terra.

Il legame con il pilota è doppio, infatti a metterli in comunicazione è il dialogo che si svolge trai due per gran parte del libro, ma il Piccolo Principe potrebbe anche essere letto come il bambino che vive ancora nel cuore del pilota e che nei momenti di angoscia esce fuori, così da donargli una nuova chiave per comprendere il mondo.

La situazione stessa del pilota è colma di significati.

L'AEREO stesso potrebbe essere un riferimento alla vita del poeete, del suo mondo interiore, che lo choc e la tragedia della guerra hanno fatto cadere nel deserto, il posto più solitario del mondo, dove non c'è altro se non i propri pensieri. Con il suo biosgno di tempo per conoscersi di nuovo il poeta torna bambino e ritrova i significati più importanti della vita. Il soggiorno nel deserto, senz'acqua, simbolo della vita e della speranza, è difficile e soltanto dopo aver bevuto l'acqua della speranza e di una nuova vita, lui comprenderà l'importanza delle cose semplici.

Una volta ancora l'esperienza del pilota è collegata a quella del Piccolo Principe, qui solo dopo aver lasciato la sua rosa comprenderà la sua importanza.

Il fine c'è l'ADDIO con il Piccolo Principe, che coincide con la riparazione dell'aereo.

Il dialogo tra i due può quindi essere interpretato come una lunga riflessione del pilota, un incontro con la sua parte ancora infantile così da poter affrontare le difficoltà della vita.

Un altro fattore, in favore del legame tra il Piccolo Principe e il pilota è sicuramente il DISEGNO che solo il bambino sembra comprendere, al contrario di tutti gli adulti ai quali, all'età di sei anni, il pilota ha mostrato il suo disegno.

L'ultimo elemento è l'ABBANDONO della vita quotidiana alla quale i due sono sottoposti. Il Piccolo Principe che si lancia in un viaggio allontanandosi dala sua rosa per soddisfare il suo bisogno di affetto e di stabilire un'amicizia, per tornare poi a casa una volta che ha capito che l'amore per la sua rosa era la cosa più importante. Allo stesso modo, il pilota, rimasto fermo nel deserto, dovrà intraprendere questo viaggio interiore così da poter comprendere meglio la vita e , solo dopo aver compreso l'importanza delle cose semplici, lui sarà in grado di ripartire dal deserto.

Il libro termina quindi con un addio, come ad indicare la fine della vita stessa. Noi siamo tutti obbligati, prima o tardi, a ritrovarci a dover affrontare ad un sentimento di lontananza dalle cose con le quali abbiamo creato un legame, e tutti presto o tardi, sono obbligati ad affrontare la morte. Questo non significa che noi dovremmo rinunciare alla speranza che ciò che amiamo resterà sempre con noi e in noi, cambiandoci il modo di osservare il mondo.

Il grano non sarà più grano, ma esso indicherà il biondo dei capelli del Piccolo Principe.

"Le blé puor moi est inutile. Les champs de blé ne me rappellent rien. Et ça, c'est trite! Mais tu as des cheveaux couleur d'or. Alors ce sera meravilleux quand tu m'auras apprivoisé! Le blé, qui est doré, me fera souvenir de toi. Et j'aimerai le bruit du vent dans le blé...".

"On ne voi bien que avec le coeur, l'essentiel est invisible puor les yeux".

"C'est le temps que tu a perdu puor ta rose, que fait ta rose si importante".